La Discesa dei Candelieri di Sassari, o “Faradda di li Candareri” in sassarese, è una delle feste più spettacolari e sentite della Sardegna. È stata riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità nel 2013 e fa parte della Rete delle Grandi Macchine a Spalla Italiane.
Questa festa ha origini antichissime, risalenti almeno al XIII secolo. Si celebra ogni anno il 14 agosto per sciogliere un voto fatto alla Madonna Assunta, che secondo la tradizione avrebbe liberato la città dalla peste del 1652. Inizialmente si portavano dei veri e propri ceri in cera, poi sostituiti da macchine lignee più economiche, da cui il nome “candelieri”.
I candelieri sono tredici grandi colonne lignee, alte circa 3 metri e con un diametro di 40-50 centimetri, che pesano intorno ai 4 quintali ciascuna. Ogni candeliere è abbellito con dipinti del santo protettore della corporazione (Gremio) che lo porta e adornato con fiori, ghirlande e nastri colorati.
I Gremi, le antiche corporazioni di arti e mestieri della città di Sassari, sono i veri protagonisti della festa. Sono loro i responsabili del trasporto dei pesanti candelieri. Ogni Gremio ha il suo candeliere e i suoi costumi tradizionali. La discesa è un momento di grande devozione, ma anche di forte senso di identità e appartenenza per i membri dei Gremi.
La Faradda inizia nel pomeriggio del 14 agosto da Piazza Castello e si snoda per le vie del centro storico di Sassari, fino alla Chiesa di Santa Maria di Betlem. Il percorso è accompagnato da una folla immensa di sassaresi e visitatori, stimata fino a 100.000 persone ogni anno, che acclamano i candelieri. Il trasporto è un vero e proprio “ballo” che richiede un notevole sforzo fisico: i portatori fanno oscillare le pesanti strutture al ritmo incalzante dei tamburi e dei pifferi. Si dice che più il candeliere sarà “baddarinu” (ballerino), migliore sarà l’annata.
La Faradda è molto più di una semplice processione religiosa. È un evento che coinvolge tutta la comunità in un’atmosfera di passione, devozione, gioia e condivisione. Le strade si riempiono di colori, musica, danze e un forte senso di identità sassarese. La festa si conclude a notte inoltrata, quando i candelieri raggiungono la Chiesa di Santa Maria di Betlem e viene sciolto il voto alla Madonna.
È un’esperienza unica e imperdibile per chi vuole immergersi nelle tradizioni e nella cultura della Sardegna.
La Redazione