Siena è la città toscana più conosciuta in Italia e nel mondo, centro medievale ricco di storia ed opere d’arte fruibili anche dal semplice visitatore durante una passeggiata. Seconda solo a Firenze per patrimonio architettonico ed artistico, vanta una tradizione inimitabile per passione e storicità, il Palio di Siena.
Gli appuntamenti clou di inizio luglio e metà agosto sono la migliore occasione per conoscere l’ardore e l’orgoglio del popolo senese per le proprie tradizioni. Già, perché il Palio non è un evento ma bensì una ragione di vita, che trasforma contrade e gare in una sfida che si sente nell’anima. Sempre gli stessi da secoli, i giorni del Palio sono: il 2 luglio quello dedicato alla Madonna di Provengano, il 16 agosto dell’Assunta.
Durante questi appuntamenti Siena si trasforma in un centro turistico “tutto esaurito”, con prenotazioni possibili solo con larghissimo anticipo e, in qualche caso, con liste di attesa infinite. A parte le due giornate, nelle settimane di preparazione e prima dell’estate il centro storico si anima di attività che vanno dai contatti tra organizzatori e fantini agli allenamenti con i cavalli, dall’estrazione delle contrade partecipanti (solo 10 su 17) alle prove generali, ma soprattutto alle occasioni di festa delle contrade che animano per giorni il borgo.
Come dicevamo Siena, comunque, non è solo il Palio e vanta possibilità turistiche entusiasmanti anche in periodi meno caotici. Incastonata tra dolci colline toscane il borgo offre palazzi storici, monumenti, strade e piazze scenografiche ed una ricca cultura enogastronomica tutta da scoprire.
Cuore della città è Piazza del Campo (dove si svolge il Palio), con una particolarissima forma a conchiglia divisa in nove quadranti da una pavimentazione molto particolareggiata, sul quale si erge il Palazzo Pubblico (al suo interno trovano sede il Municipio ed il Museo Civico) affiancato dalla stretta ma altissima Torre del Mangia (supera i 100 metri con il suo parafulmine).
Entrambi sono visitabili ad eccezione del giorno di Natale, potendo godere di opere, sculture ed affreschi di notevole importanza oppure godere di una delle viste più intense e romantiche sui tetti della città. Al centro della piazza la Fonte Gaia, una fontana monumentale del 1346 decorata con rilievi scultorei ad opera di Jacopo della Quercia. Ma esiste un’altra fontana più famosa, non per la posizione ma per essere stata citata nel XXX Canto della dantesca Divina Commedia, ovvero la centrale Fontebranda.
A proposito di centro storico medievale, Siena offre una pittoresca ed incantevole sensazione da antico borgo con botteghe artigiane e caffè storici che l’hanno portata a far parte della lista dei Beni Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Partendo dalla Piazza del mercato, che offre anch’essa una suggestiva vista sulla città, si trova a pochi passi il Duomo duecentesco con la magnifica facciata in marmo realizzata da Nicola Pisano. L’interno è ricco di opere d’arte realizzate da Donatello, Bernini, Duccio da Buoninsegna, ma anche il pavimento a commessi marmorei, mostrato solo in rare occasioni al pubblico, ha il suo fascino in quanto opera unica nell’arte italiana per ricchezza di inventiva. Altri ambienti monumentali della cattedrale sono il Museo dell’Opera e la Libreria Piccolomini, che vanta opere di Michelangelo e del Pinturicchio.
Il richiamo all’arte è presente in ogni spazio della città, ma si concentra nella favolosa Pinacoteca Nazionale a pochi minuti a piedi dal Duomo. Aperta nel 1932 raccoglie importanti opere di scuola senese e quelle precedentemente conservate presso l’Accademia delle Belle Arti, con un arco temporale tra XIII e XVIII secolo ed artisti come Duccio di Buoninsegna, Simone Martini, Domenico Beccafumi, Pietro e Ambrogio Lorenzetti.
Non ultime tra le opere architettoniche da visitare, sia per gli spazi sia per le vicende storiche cittadine sono il Forte di Santa Barbara (Fortezza Medicea) eretto tra il 1561 e il 1563 su ordine del duca di Firenze Cosimo I de’ Medici, che domina dall’alto la città, le Mura di Siena ovvero l’antica cerchia difensiva della città, risalenti soprattutto al medioevo ed in larga parte conservate con le sue Porte (San Maurizio, Tufi, Camollia, ecc.). Infine consigliamo un passaggio all’Orto Botanico – specie durante le giornate estive – una struttura aperta nel 1866 abbellito da due vasche con piante acquatiche.
La “cucina senese” è un’altra forma d’arte che è possibile “gustare” durante il vostro soggiorno. Rinomata per il suo tipico panforte, simbolo gastronomico della città dal lontano 1200, questa cucina è pura e semplice e si distingue per l’eccellenza degli ingredienti che usa. La carne, le verdure e gli aromi sono di altissima qualità e gran parte delle ricette di questa cucina sono arricchite dall’ottimo olio di oliva (che in questa regione è uno tra i migliori per qualità). Le sue origini ci riportano agli etruschi prima ed i romani poi, fino ad arrivare al medioevo e la fusione che oggi ci restituisce pietanze amate in tutta Italia.
Le ricette più conosciute sono: i crostini di milza, i pici (grossi spaghetti fatti a mano), la ribollita, le chiocciole alla senese, i vari insaccati tra cui buristo, soprassata e finocchiona, la cacciagione, la scottiglia (carni in umido) ed i dolci tra cui Panforte, Ricciarelli, le copate, i cavallucci e i berricuocoli. I vini prodotti in tutta la provincia e celebrati in tutto il mondo, la più ricca di DOCG, fanno di Siena uno dei luoghi migliori dove assaggiare Chianti (anche con l’indicazione della sottozona Chianti Colli Senesi), Vino Nobile di Montepulciano, Brunello di Montalcino e Vernaccia di San Gimignano.