Mast Còt non è solo un evento, è un’immersione nell’anima dell’Emilia, un’esperienza che risveglia i sensi e onora un’antica tradizione. Nel primo fine settimana di ottobre, con un’anteprima il 3 ottobre e le giornate clou del 4 e 5 ottobre 2025, le strade e le piazze di Spilamberto si animano, avvolte dal profumo inebriante del mosto che bolle a cielo aperto. È l’essenza stessa della campagna che si riversa nel cuore del borgo.
Il fulcro della festa è la cottura del mosto, un rito antico che i Maestri della Consorteria compiono con gesti precisi e sapienti. Intorno ai grandi paioli di rame, le fiamme danzano sotto il mosto ribollente, mentre gli sguardi curiosi di grandi e piccini si perdono nella magia di un processo che trasforma il semplice succo d’uva nell’embrione del prezioso “oro nero”. L’aria si fa densa di un profumo dolce e inconfondibile, che racconta di vigne baciate dal sole e di segreti tramandati da generazioni.
Il centro storico diventa un palcoscenico a cielo aperto. Le vie risuonano di musica e allegria, mentre il sapore dello street food si mescola a quello di vini e specialità locali. Ci si può perdere tra le esposizioni di vecchi trattori e auto d’epoca, o ammirare le biciclette che un tempo portavano gli antichi mestieri. È un viaggio nel tempo, un omaggio a un passato contadino che ancora vive e respira.
Ogni angolo di Spilamberto offre una scoperta: le visite guidate svelano i misteri delle antiche cantine della Rocca Rangoni, mentre esperti Maestri conducono degustazioni guidate, insegnando a riconoscere ogni sfumatura dell’Aceto Balsamico Tradizionale. C’è spazio anche per la cultura e la solidarietà, con mostre d’arte e iniziative benefiche che rendono la manifestazione un evento corale, capace di unire la storia, il gusto e il cuore della comunità.
La Redazione
Credit foto: pagina Facebook Museo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena