Fiera de l’Oca e Zogo de l’Oca

11/11/2023
al 12/11/2023

Nel weekend di San Martino, l’11 e il 12 novembre, il paese di Mirano, in provincia di Venezia, torna indietro nel tempo, più precisamente ai primi anni del 1900. Il centro storico della cittadina è animato dalla Fiera dell’Oca e dal Zogo de l’Oca de Miran, una trasposizione dal vivo del celebre gioco dell’oca in cui Mirano e frazioni si sfidano a colpi di dadi.

UNA FESTA DALLE ANTICHE RADICI

Il Zogo de l’Oca in Piazza sarà il clou della due giorni della Fiera de l’Oca. Un evento che torna ogni anno ad animare il centro storico di questa cittadina nel cuore del triangolo tra Venezia, Treviso e Padova, attirando migliaia di visitatori curiosi di (ri)scoprire una tradizione tanto particolare. La festa, infatti, cade in prossimità dell’11 novembre, giorno di San Martino. In passato proprio in questo giorno si festeggiava la chiusura dell’anno agrario e sulle tavole delle famiglie contadine faceva la sua comparsa l’oca. Vuoi perché in questo periodo dell’anno l’oca raggiunge il suo maggior splendore, con una carne così morbida da sciogliersi in bocca. Vuoi perché a Mirano i proprietari terrieri più importanti erano in maggioranza ebrei e non potevano mangiare la carne di maiale. Fatto sta che questa tradizione gastronomica si è tramandata di generazione in generazione, arrivando fino ai giorni nostri accompagnata dal celebre detto “Chi no magna l’oca San Martin nol fa el beco de un quatrin”.

UN TUFFO NEI PRIMI DEL NOVECENTO

Dall’incontro tra il gioco dell’Oca di Mirano e la centenaria Fiera di San Matteo è nata la Fiera de l’Oca, splendida rievocazione di una fiera paesana di inizio del secolo scorso. Sfruttando alla perfezione lo scenario garantito dai portici del centro storico, dagli eleganti palazzi, dal grande ovale di Piazza Martiri, mille particolari sono stati aggiunti per dare ai visitatori la sensazione di un salto indietro nel tempo. È come vedere d’improvviso prendere vita i ricordi di giovinezza dei propri nonni e bisnonni (e non a caso i racconti degli anziani del paese, uniti a foto e documenti storici, sono stati una fondamentale fonte d’ispirazione). Nulla è lasciato al caso, come in un set cinematografico. C’è il mercato, con i banchi in legno protetti da grandi teli bianchi. Ci sono gli stendardi e le bandiere con lo stemma sabaudo che scendono dai balconi. E ancora le insegne e i grandi manifesti con le prime reclame. I chioschi che propongono specialità a base d’oca accompagnate da un bicchiere di buon vino. Piazzetta Errera, è il regno del divertimento.  Qui sono infatti allestiti i baracconi dei giochi di una volta, un luna park ante litteram dove i piccoli possono divertirsi con i classici divertimenti di un tempo, dal fucile con gli elastici ai barattoli da abbattere a pallate, ala pesca delle ochette in legno.

A rendere ancora più gioiosa e viva l’atmosfera ecco spuntare da ogni angolo comparse in costumi d’epoca. I carabinieri che pattugliano in lungo e il largo la piazza, controllando non solo i personaggi che si aggirano con fare sospettoso, ma anche che i prezzi di cibi e bevande siano in linea con quanto previsto dal decreto municipale. La maestra che accompagna i suoi scolari a visitare la festa, fermandosi alle bancarelle per descrivere i prodotti più particolari. Le servette che, approfittando del tanto atteso giorno di libertà, si aggirano vocianti e ridenti tra i banchi, commentando ad alta voce la qualità e la fattura di tessuti, capellini e capi di vestiario. E poi in piazza e per le vie del centro ci sono tanti artigiani al lavoro: il fotografo, tappa obbligata per una foto di famiglia con l’abito buono; il “caregheta” (da “carega”, sedia) che con mano abilissima impaglia le sedute delle sedie. Per i visitatori della fiera è impossibile non rimanere coinvolti. Tra il numero di un artista di strada e un grande cerchio di balli popolari, prima o poi tutti quanti si finisce nel turbinio della festa e del divertimento.

Come sempre, il pomeriggio di domenica inizia con la grande sfilata storica, aperta dalla banda comunale (i cui membri, manco a dirlo, vestono con abiti d’epoca) che arriverà nell’arena dove su 63 grandi tavole (di 2 metri per 2), alte 80 cm. disposte attorno all’ovale della piazza formando una grande passerella colorata di circa 130 metri, alle 15.30 inizierà il Zogo de l’Oca in Piazza.

OCA PER TUTTI!

In questo tourbillon di sapori, colori e profumi, la regina incontrastata della Fiera sarà ovviamente l’oca. E non solo a tavola. Tutto, nella due giorni di novembre, rimanderà a lei, presente in ogni effige e dimensione in tutti gli angoli della festa, come le grandi sagome che spuntano dai portici.

Senza dimenticare che il nome ufficiale del mercato, aperto dal sabato pomeriggio fino a domenica sera, è “Ocaria”: tutto quello che è in vendita richiama il simpatico pennuto, con un’infinità di oggetti da collezione o per l’uso quotidiano creati in esclusiva per la manifestazione e “marchiati” con l’oca. Grembiuloni da cucina, canovacci, tovaglie, tovagliette, asciugamani. Piatti, tazze, tazzine, bicchieri. E ancora, cornici, scatole, matite, stampe, libri serigrafie. Insomma, di tutto e di più. Inoltre non possono mancare tutti i prodotti gastronomici a base d’oca provenienti dalle zone italiane più vocate, come il Friuli e la Lomellina.

Per i buongustai ci sono poi l’Osteria dell’Oca e l’Osteria del Fritto, perfette ricostruzioni, tutte in legno di vecchie osterie del ‘900: il luogo migliore per bere un bicchiere di vin broulè lasciandosi inebriare dai sapori di un panino con la salsiccia d’oca o di una mozzarella in carrozza con il prosciutto cotto d’oca o di un piatto di risotto alla salsiccia o di un piatto di ochette ripiene, naturalmente, di carne d’oca. Soddisfatto anche lo stomaco e il palato, ci si immerge nuovamente nella festa.

Il Zogo de l’Oca e la Fiera de l’Oca nascono da una vecchia tradizione miranese che voleva si festeggiasse, mangiando l’oca, la chiusura dell’anno agrario, l’11 novembre, e per rinforzare questa tradizione c’era anche un detto: CHI NO MAGNA OCA A SAN MARTIN NON FA EL BECO DE UN QUATRIN! Alla fine degli anni settanta, questa tradizione è stata ripresa dal COMITATO de L’OCA che l’ha fatta diventare un appuntamento annuale per tutto il paese.

Nel 1998 la Pro Loco Mirano pensò di riportare le caselle del gioco su 63 grandi tavole (2 m. x 2) rialzate 80 cm. da terra e di disporle attorno all’ovale della piazza, così da formare un passerella colorata di 130 mt. Si chiamarono a giocare sei squadre in rappresentanza di Mirano e delle sue cinque frazioni; ognuna composta da un capitano che lancia i dadi, un alfiere che sposta la pedina e da otto giocatori che intervengono per superare le “prove” quando le caselle lo richiedono. Nacque così il ZOGO DE L’OCA in PIAZZA.

Da allora ogni anno, il secondo fine settimana di novembre, nell’atmosfera gioiosa della festa paesana si svolge la “FIERA DE L’OCA” che culmina alle ore 15 della domenica quando, in un tripudio di colori e allegria, di saltimbanchi e giocolieri, sotto lo sguardo di migliaia di persone, si dà vita al ZOGO DE L’OCA in PIAZZA.

Per due giorni la città di Mirano fa un tuffo nel suo passato, tornando agli inizi del Novecento, con il centro storico trasformato in una piazza della Belle Époque durante la fiera paesana. Scompaiono i simboli della contemporaneità, sostituiti da stendardi con lo stemma sabaudo, banchi in legno del mercato, bacheche con gli avvisi comunali, manifesti con le prime réclame. In tutto ciò, la protagonista assoluta è l’oca.

Negli anni scorsi erano presenti gruppi organizzati provenienti dalla Germania, dall’Austria oltre ad altri 30.000 turisti non organizzati provenienti da ogni dove. Occasione quindi, per albergatori, esercizi pubblici e commerciali, di vedere allungata la stagione turistica al mese di novembre, considerato turisticamente morto.

PROGRAMMA 2023 (scarica il volantino ed il manifesto)

Sabato 11 novembre

ore 15.30

Apertura FIERA de l’OCA con “l’OCARIA”, il mercato dell’Oca (ingresso libero)

ore 16.00

INIZIO SPETTACOLI DI STRADA: Il teatro dei burattini, saltimbanco, musici, giocolieri, artisti di strada, attori
I TOCA MI
I TRAMPOLI di ACQUALTA TEATRO DI STRADA
RUVIDOTEATRO di MATELICA
GLI ARTISTI DI STRADA
IL TEATRO DEI BURATTINI
GIOCOLIERI
MIMI

ore 16.00

APERTURA BARACCONI “OCA PARK” PER BAMBINI
GIOCO DELL’OCA PER BAMBINI (potranno partecipare tutti i bimbi presenti)

 

Domenica 12 novembre

ore 9.30

Riapertura FIERA de l’OCA con “l’OCARIA” e il “Teatro di Strada”

ore 11.00

“LA CUCCAGNA”, pregioco per assegnazione ordine partenza con gli atleti del GRUPPO SERENISSIMA

dalle rre 12.00

RISOTTO D’OCA E RAVIOLI D’OCA

ore 15.00

Sfilata dei figuranti & “ZOGO DE L’OCA IN PIAZZA”

  • posti a sedere » a pagamento (prezzi*)
  • posti in piedi » ingresso libero

*Prezzi Tribuna numerata coperta
interi € 20,00
ridotti € 15,00 (bimbi sino a 11 anni)

Nota bene: Il biglietto acquistato non viene rimborsato. La manifestazione si effettuerà con ogni condizione atmosferica. All’esaurimento dei posti a sedere le casse saranno chiuse.

 

AREA CAMPER

Durante la FIERA DE L’OCA e il ZOGO DE L’OCA IN PIAZZA del 11 e 12 novembre p.v., come ormai tradizione, funzionerà un PARCHEGGIO RISERVATO CAMPER – GRATUITO in Via Belvedere a Mirano (a soli 300 metri dal centro storico).

Dall’uscita dell’autostrada A/4, casello MIRANO-DOLO e dall’uscita del passante di Mestre A/57, casello SPINEA, saranno posizionati cartelli azzurri, riportanti l’immagine del camper, il logo dell’Oca e la scritta Mirano, che condurranno al parcheggio.

Pro Loco Mirano

Via Bastia Fuori, 52 – 30035 Mirano (VE)

Tel 041 432433

www.prolocomirano.it

www.giocodelloca.it

Pagina Facebook Pro Loco Mirano

 

Comune di Mirano

Piazza Martiri della Libertà, 1 – 30035 Mirano (VE)

Tel 041 5798311

www.comune.mirano.ve.it

INGRESSO ALLA MANIFESTAZIONE

Tribuna numerata coperta:

  • interi € 20,00
  • ridotti € 15,00 (bimbi sino a 11 anni)

Ricordiamo che l’anello intorno all’area dove si svolge il “Zogo dell’Oca in Piazza” è in ogni caso accessibile gratuitamente a tutti, con posti in piedi fino ad esaurimento della capacità.

I biglietti possono essere acquistati presso la sede della Pro Loco Mirano (Studio Gallorini in via Gramsci, 80) oppure durante i giorni della manifestazione presso la biglietteria della Fiera.

Il biglietto acquistato non viene rimborsato. La manifestazione si effettuerà con ogni condizione atmosferica. All’esaurimento dei posti a sedere le casse saranno chiuse.

Come raggiungere Mirano

PARCHEGGIO RISERVATO CAMPER GRATUITO (Via Belvedere) a soli 300 metri dal centro storico. Dall’uscita dell’autostrada A/4, casello MIRANO-DOLO e dall’uscita del passante di Mestre A/57, casello SPINEA, saranno posizionati cartelli azzurri, riportanti l’immagine del camper, il logo dell’Oca e la scritta Mirano, che condurranno al parcheggio.

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Fiera de l’Oca e Zogo de l’Oca

11/11/2023
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