Ridente cittadina lombarda alle porte di Milano, Gorgonzola dona il suo nome ed i natali al formaggio DOP erborinato famoso in tutto il mondo. In una recente tesi si ipotizza che l’origine del suo nome derivi alla dea Concordia, che mutò nel tempo in Corcondiola e infine in Gorgonzola. I suoi abitanti sono circondati da aree verdi e campi, ma soprattutto godono dell’ambiente creato dal Naviglio della Martesana che regala alcuni degli scorci più suggestivi di tutto il paese e, nel suo tracciato, abbraccia le abitazioni ed attraversa tutto il territorio della città. Oggi il Naviglio della Martesana è un elemento irrinunciabile della storia della città e del suo suggestivo paesaggio: i monumenti e le case di Gorgonzola si specchiano nelle sue acque tranquille, il caratteristico ponte coperto collega “Cà Busca” con la Concerta, la storica alzaia, che abbraccia il centro cittadino, è percorsa da grandi e piccini a piedi, in bicicletta, ma anche con pattini in linea e da chi fa sci di fondo su ruote. Proprio nei campi attorno alla città nasce l’idea del formaggio, al quale è dedicata la Sagra Nazionale del Gorgonzola a settembre; in autunno giungevano dalle valli bergamasche numerose mandrie a pascolare (bergamine). Gorgonzola oggi vive sia grazie alla produzione e vendita del formaggio sia al turismo, che riesce ad attrarre viaggiatori interessati al patrimonio architettonico in equilibrio tra i generi civile e religioso. Di quest’ultimo l’espressione migliore è la Parrocchiale dei Santi Protaso e Gervaso, che edificata sui resti di una piccola chiesa paleo-cristiana nel 1806 si rivela come vero e proprio monumento: 40 maestose colonne ed una cupola ardita, la scultura lignea del Salvatore, la rappresentazione della Visione di Elia sul tabernacolo, una cappella con il ritratto di San Carlo Borromeo del ‘500 ed il profilo aureo del campanile progettato da Giacomo Muraglia nel 1848. Proprio accanto il Mausoleo della famiglia Serbelloni, una delle famiglie più influenti della città, la stessa che per volontà testamentaria del Duca Gian Galeazzo Serbelloni diede il via alla costruzione dell’ospedale gorgonzolese. Meritano una visita anche la Corte dei Chiosi (o dei Chiostri), un ex convento di inizio Duecento di cui restano soltanto la facciata in cotto e sassi di fiume assieme al porticato, ma soprattutto il Santuario della Madonna dell’Aiuto, anticamente dedicata a San Pietro e probabilmente era integrata nel complesso del convento degli Umiliati, che risulta essere la più antica del paese con pregevoli opere d’arte al suo interno. Chiudono il tour il Palazzo Serbelloni, con il suo meraviglioso giardino ora parco pubblico, ed il Palazzo Freganeschi-Pirola, una delle residenze più significative della città che si affaccia su piazza della Repubblica con approdo al naviglio Martesana.
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