Colore rosso attraente, bellezza della forma, fragranza e bontà del suo sapore: è la fragola!
Questo “falso frutto” (il vero frutto sono gli acheni, i semini gialli che si vedono sulla superficie, mentre il resto non è altro che un’infiorescenza ingrossata) fino a poco più di due secoli fa arrivava sulla tavola soltanto attraverso la raccolta delle specie selvatiche spontanee. La creazione di un ibrido, a cui appartengono tutte le attuali varietà coltivate, ha determinato uno straordinario sviluppo di questo frutto in tutti i paesi del mondo.
L’Italia è uno dei maggiori paesi produttori della fragola, che è diventata anche un ingrediente principe di innumerevoli alimenti. Oggi, grazie all’intensificazione delle produzioni e alle innovative tecniche colturali, è possibile gustare le fragole tutto l’anno, ma sono quelle che ancora hanno mantenuto l’originaria natura ad interessare il palato dei consumatori e dei grandi chef, grazie alla ricchezza di gusto (dolce ma delicato), una polpa carnosa e un profumo persistente.
San Mauro Torinese, chiamata “la città delle fragole”, dispone di piante originarie del Canavese, in quanto le piante erano raccolte nei gerbidi lungo l’Orco, in particolare a Bosconero. È documentato che gli abitanti di San Mauro iniziarono a coltivare le fragole dopo il 1706, in seguito ad un’autorizzazione del Duca Amedeo II, che compensava in tal modo la popolazione per i danni arrecati ai raccolti durante l’assedio di Torino. Le fragole fino a quel momento, infatti, erano coltivate esclusivamente nei giardini reali di Stupinigi e Racconigi.
Negli ultimi anni, anche grazie all’organizzazione della Festa delle Fragole, di primaria importanza per il territorio sanmaurese, la fragola locale ha ritrovato nuova linfa ed una valorizzazione che viene riconosciuta in tutta la Regione. Ad accompagnare ogni edizione alcuni appuntamenti culturali, enogastronomici e folkloristici organizzati dalla Pro Loco in collaborazione con diverse associazioni del territorio.
Da qualche anno sono inseriti nella promozione turistica legata a questo evento anche alcuni importanti siti storici e percorsi quali l’Abbazia di Santa Maria di Pulcherada, importante monumento medioevale che con i suoi affreschi considerati patrimonio artistico nazionale è parte di un progetto denominato “I Love Pulcherada”.
Si tratta di un’esperienza di rete collettiva di valorizzazione del patrimonio e indotto del comprensorio dell’Abbazia attraverso itinerari, visite, eventi ed incontri.
La Redazione
credits foto: Comune di San Mauro Torinese