Fossano si rivela immediatamente per il maestoso Castello dei Principi d’Acaja.
La città, fondata nel 1236, vanta un centro storico di prim’ordine, con angoli, vicoli e chiese che riportano alle atmosfere medievali e barocche. A costituire collegamento diretto fra la fortezza sabauda e il nucleo più antico della città è il Duomo, affacciato sulla porticata via Roma.
Di Francesco Gallo è invece l’imponente struttura settecentesca composta dall’Ospedale e dalla Chiesa della Santissima Trinità, detta dei Battuti Rossi, uno dei più suggestivi esempi di barocco piemontese del territorio.
Ma la Città non è solo storia ed architettura, infatti è inserita nell’elenco delle cosiddette “7 sorelle”, ovvero le città economicamente e culturalmente più rilevanti del cuneese. La caratterizzano alcune delle più importanti aziende del settore dolciario, come altrettanto diversi eventi culturali come ad esempio il Palio dei Borghi e Giostra dell’Oca; uno dei più suggestivi ed apprezzati in regione.
La rievocazione storica ricorda il passaggio a Fossano, nel 1585, di Carlo Emanuele I e della sua sposa, l’Infanta di Spagna Caterina d’Asburgo, in occasione del loro viaggio nuziale che dalla penisola iberica li condusse a Torino. Le iniziative che negli anni hanno accompagnato quelle principali del Palio si svolgono sempre nella splendida cornice del centro storico ma soprattutto dentro e fuori il Castello dei Principi d’Acaja; dalla sfilata del corteo composto da oltre 600 figuranti in costume e le esibizioni del Gruppo Sbandieratori Principi d’Acaja alla sfida tra i sette borghi cittadini con prove a cavallo ed arco.
Fossano è anche una meta del turismo lento, con una serie di sentieri formata da circa 160 km di percorsi segnalati su tutto il territorio. Ad esempio il “sentiero del pescatore” è certamente uno dei percorsi più rappresentativi della sentieristica fossanese lungo il fiume Stura, con un tracciato ad anello di 9 km percorribile in entrambi i sensi di marcia da escursionisti e ciclo-escursionisti ed un passaggio coperto di 200 metri sul ponte ferroviario che offre una romantica panoramica.
La Redazione