Il Palio di San Giovanni Battista rievoca il Trecento, il secolo d’oro di Fabriano, periodo in cui la città si afferma nel contesto socio-politico dell’epoca. Infatti dalle primitive attività artigianali, passando alla più solida economia corporativa delle Arti, si arriva sul finire del secolo ad un mirabile sviluppo grazie a produzioni come quella della carta, dei pellami, della ceramica e del ferro per cui la città si distingue, e grazie alla capacità imprenditoriali di famiglie come quella dei Chiavelli che, dopo aver instaurato la signoria sulla città, detiene il potere fino al 1435. È il secolo in cui fioriscono le arti figurative, dalla scuola pittorica fabrianese fino ad arrivare a Gentile da Fabriano.
La festività di San Giovanni Battista affonda le radici fin nelle origini della città: storicamente il Santo sarebbe però divenuto patrono solo nel 1378, quando Guido Chiavelli, dopo un periodo di lotte di fazione che avevano indebolito la città, il 24 giugno, giorno di San Giovanni Battista, conquista Fabriano celebrando la vittoria con una gran festa.
Il palio, dopo secoli di oblio, dal 1995 si svolge tutti gli anni da metà giugno a San Giovanni Battista. In onore del Santo patrono i quattro quartieri della città, rappresentati dalle rispettive porte, si affrontano in varie competizioni, quali giochi storici popolari, infiorate artistiche, il torneo degli arcieri, il Palio dei Monelli (riservato ai ragazzi). L’ultima e più importante di queste gare, la Sfida del Maglio che conclude la manifestazione proprio il 24 giugno, consiste nel riuscire a costruire la chiave perfetta per far salire la bandiera bloccata da una serratura, aggiudicandosi così il titolo di miglior fabbro per un anno.