In verità non si conosce l’origine certa della Sagra de le Raze, anche se numerose leggende sono nate attorno alla sua nascita: c’è chi garantisce che fu importata dai Francesi durante la breve occupazione di questi territori da parte delle truppe di Napoleone e, se fosse così, dovrebbe risalire a prima del 1797, data del Trattato di Campoformido.
Più sobriamente è possibile che sia nata, come molti affermano, durante l’occupazione dell’Austria-Ungheria come festa dei Coscritti che, prima di partire per Vienna a svolgere il servizio militare, festeggiavano in paese dopo una caccia ai “Mazurini” (le “Raze”, ovvero i Germani Reali), in quel tempo abbondanti nel litorale tra il mare e la foce del fiume Isonzo.
La Sagra de le Raze, anche nei tempi moderni, ha subito diverse trasformazioni: nei primi anni del secolo scorso era una sagra paesana di piccole dimensioni e si teneva quasi esclusivamente nell’area del vecchio Mulino di Staranzano. Con l’abbattimento del Mulino e la successiva apertura della Strada Provinciale, quest’area scomparve per lasciare posto alla costruzione della Cassa Rurale ed Artigiana di Staranzano, oggi Banca di Credito Cooperativo di Staranzano e Villesse, e la sagra migrò per il paese: fu realizzata presso il Campo Sportivo di Via Venezia oppure nell’area dei Festeggiamenti di Dobbia e gestita a rotazione da diverse realtà organizzate presenti sul territorio e dai partiti.
Dopo la metà degli anni ’90 la Sagra de le Raze, sempre curata dalle associazioni sportive e ricreative del comune, ritorna definitivamente nel centro del paese, inizialmente solo nell’area parrocchiale poi, man mano che la manifestazione cresce, anche al di fuori dell’area, lungo le strade del paese, coinvolgendo sempre più i giovani e gli adolescenti e interessando spettatori e frequentatori di varie età provenienti dalla regione, dal Veneto e dagli Stati confinanti, impegnando così le associazioni a sviluppare la manifestazione in modo innovativo sia nei convenuti che negli assetti organizzativi.
La Sagra è un grande contenitore di intrattenimento, basato su una particolare e unica offerta enogastronomica, rappresentata dalla tradizionale ricetta tramandata nei secoli, e l’attenzione degli organizzatori si è concentrata nello sviluppo di particolari novità sia nelle metodologie di gestione che nelle tante offerte di aggregazione. Mostre, esposizioni, musica e spettacoli quindi si accavallano nelle grandi e distinte aree di festa, accanto ad appuntamenti di particolare rilievo che contraddistinguono le origini contadine del nostro paese e la storia dell’intera comunità.
Dal sito web della Sagra de le Raze