Nella splendida cornice del paesaggio Brianzolo sorge Cantù, città conosciuta soprattutto per meriti sportivi grazie alla squadra di Pallacanestro vincitrice di svariati titoli. Le sue origini sono molto antiche ed il suo nome, di origine incerta, pare derivi dal popolo insubrico dei Canturigi. Nel corso dei secoli Cantù ha vissuto molti cambiamenti diventando oggetto di contesa tra Como e Milano all’epoca della Lega Lombarda e nel rinascimento tra Guelfi e Ghibellini. Solo dal Settecento in poi le produzioni artigianali presero il sopravvento tanto da far vivere alla città un discreto sviluppo industriale. Tra i luoghi di maggior interesse storico-culturale vi sono sicuramente le molte chiese e le basiliche, come il Complesso monumentale di Galliano, costruito tra il V e l’XI secolo, o la Basilica prepositurale di San Paolo, costruita verso la fine del XI secolo. Sulle mura antiche nei pressi della basilica si trova la Cappella della Madonnina, un antico oratorio databile intorno all’XI secolo. In stile romanico si presenta invece la Basilica dei SS. Teodoro e Bartolomeo, elevata a parrocchiale nel XV secolo. Piccola curiosità, la chiesa conserva un prezioso crocifisso in legno con capelli e spine vere, proveniente dalla demolita chiesa dei Santi Giacomo e Filippo, oltre alle spoglie di Sant’Innocenzo della Legione tebana. E ancora di rilievo sono il Santuario della Madonna dei Miracoli, o la Chiesa di Santa Maria ed ex-monastero delle Benedettine. Dopo esser stato acquistato dal Comune agli inizi del XX secolo, l’ex-monastero divenne dapprima una scuola e in seguito, agli inizi del III millennio, fu convertito nella sede del Municipio. Tra le architetture civili, in piazza Garibaldi si trova il Palazzo de La nuova Permanente Mobili, che ospita nell’atrio un grande mosaico a pavimento realizzato nel 1955 da Lucio Fontana, artista italiano celebre per i suoi tagli nelle tele e per aver inventato la corrente dello spazialismo. Tra le tante manifestazioni ed eventi citiamo la Biennale Internazionale del Merletto, la Festa della Giubana (figura popolare della tradizione rappresentata da una strega che si sposta sugli alberi), il Carnevale Canturino (uno dei più importanti d’Italia) la Fiera di San Rocco e poi la Sagra delle carni in umido. Quest’ultima si tiene ad ottobre e celebra le carni locali: si inizia con una saporita porzione di brasato d’asino per proseguire con un boccone di lepre in salmì, una forchettata di lombo di suino con funghi porcini e poi spezzatini, ossibuchi di bue, costine di suino con fagioli, stinco al forno con patate e trippa. La Sagra è gestita dall’Associazione Amici dei Volontari ONLUS ed il ricavato va tutti gli anni in beneficenza.
