Il Carnevale riveste un significato storico collegato alla figura dell’Abbà, personaggio maschile che, nel XIV secolo, a capo di una Confraternita di buontemponi, ricorreva durante il periodo di Carnevale a tasse e balzelli dei più svariati generi. Nel 1434, quando il senso della misura venne oltrepassato, la Confraternita assunse connotazioni religiose e scelse come patrono San Sebastiano, in onore del quale venne eretta in Duomo una Cappella.
Per molto tempo poi, nel corso dei secoli, le notizie di questo Carnevale ante litteram, si perdono, ma riferimenti più sicuri si ritrovano nel 1905 quando l’allora “Circolo di Agricoltura, Industria e Commercio”, nato nel 1862 e oggi denominato “L’Agricola” (l’attuale Pro Loco), decise di creare la figura della Bela Tolera, scegliendo una giovane ragazza, che attorniata da quattro damigelle, rappresentasse la città divenendo un simbolo, quale “Regina del Mercato”, del tessuto sociale ed economico chivassese.
Un’evoluzione, in ordine di tempo, si ebbe nel 1951 quando le condizioni climatiche avverse non permisero lo svolgersi della tradizionale sfilata di Carnevale. Il rimedio fu presto trovato: la sfilata fu rimandata alla prima domenica di Quaresima ed il Carnevale divenne Carnevalone, una manifestazione che ha conosciuto negli anni un’evoluzione ed un incremento così ampio da attirare e coinvolgere Carri allegorici, Maschere, Bande provenienti da tutta Europa per un pubblico eterogeneo, ma accomunato dal desiderio di vivere una giornata spensierata sotto una cascata di coriandoli e fiori multicolori.
(fonte www.carnevalonechivasso.it)