Settimo Torinese è una città affascinante dell’area metropolitana di Torino. Tra gli elementi più caratteristici della Città c’è senza dubbio la Torre di Settimo, risalente al XIII secolo circa e vero e proprio reperto storico, unica testimonianza del castello signorile della città che si pensa distrutto durante alcune battaglie del XVI secolo contro i franco-asburgici. Altra struttura molto apprezzata è la Cappella di San Giorgio, santo al quale la popolazione locale è molto devota e che celebra con molte processioni. La Città è molto importante anche dal punto di vista della bellezza floristica e delle aree naturali, infatti è situata all’interno del Parco Fluviale del Po (Tratto Torinese) ed inserita nel progetto Tangenziale Verde, assieme ai comuni di Borgaro Torinese e Torino, e tappezzata di parchi e aree verdi. Nato da questa particolare attenzione alla natura ed al rispetto dell’ambiente l’Ecomuseo del Frediano (www.ecomuseodelfreidano.it) dal 2001 è divenuto uno dei maggiori luoghi d’interesse locale, che attira numerosi curiosi ogni anno. Collocato in un ex Mulino sul Rio omonimo costituisce un nuovo luogo di attrazione aperto al pubblico su una pregressa architettura industriale. Tra gli appuntamenti dedicati al mondo agricolo a Settimo Torinese si tiene una delle più antiche fiere d’Italia, poiché le sue origini si ritrovano in un decreto regio del 1848 firmato dal re Carlo Alberto di Savoia.
La tradizionale “Fera dij Còj”, ovvero la “Fiera dei Cavoli”, è dedicata ad uno dei prodotti tipici locali di una varietà considerata tra le migliori attualmente sul mercato. L’edizione 2024, che si terrà dal 16 al 17 novembre, proporrà moltissimi prodotti a “Km0”. Per rivivere la tradizione del mercato dei contadini, in piazza Vittorio Veneto le bancarelle delle imprese agricole del territorio si alterneranno agli stands della Coldiretti con cavoli ornamentali, cereali, ortaggi, frutta, vino, olio e latte. Nella Piazza dei Sapori si potranno degustare agnolotti del cavolo al burro e salvia, zuppa di cavoli, zuppa di fagioli con cotiche, pes còj (involtini di cavolo ripieni di arrosto di carne), polenta brusatà con lardo e toma, salamelle alla piastra con crauti in panino e frittelle di mele. Ci sarà spazio infine per “Fitcoj – la camminata del cavolo” (manifestazione non competitiva di fitwalking), “Vecchia Fattoria” (area con animali da cortile, laboratori e giochi), “Cavolo che artisti!” (mostra artistica) ed il raduno camperistico “Cavolo Che Fiera”.
La Redazione