La Festa dell’Uva di Impruneta è uno degli eventi più sentiti e spettacolari della Toscana, con una storia che affonda le radici nel lontano 1928, rendendola una delle manifestazioni a tema vitivinicolo più antiche d’Italia. Si svolge tradizionalmente l’ultima domenica di settembre nella pittoresca Piazza Buondelmonti.
Questa festa è un vero e proprio omaggio al frutto della vite e al duro lavoro nei campi che caratterizza il territorio di Impruneta. La zona è famosa anche per la produzione di olio extravergine d’oliva e per le sue terrecotte. Non è una semplice rievocazione storica, ma un evento in continua evoluzione che ogni anno attira migliaia di visitatori da ogni dove.
Il cuore pulsante della festa è la competizione tra i quattro rioni storici di Impruneta: Fornaci, Pallò, Sant’Antonio e Sante Marie. In particolare, ogni rione si impegna per mesi nella creazione di carri allegorici giganti, veri e propri capolavori di ingegno e creatività. Questi carri, spesso alti fino a 10 metri, sono progettati per riflettere allegorie o aspetti della tradizione vinicola locale, o temi di attualità interpretati in chiave festosa. La preparazione coinvolge centinaia di residenti che lavorano alla costruzione dei carri, alla progettazione dei costumi, delle scenografie, delle musiche e delle coreografie. La sfilata dei carri è accompagnata da esibizioni di gruppi folkloristici e spettacoli musicali, culminando nella premiazione del carro vincitore.
La giornata della Festa dell’Uva è ricca di eventi. Al mattino, di solito, si apre un mercato con prodotti tipici locali e stand enogastronomici. Nel pomeriggio, il momento clou è la grande sfilata dei carri allegorici delle contrade nel centro di Impruneta. Seguono esibizioni di gruppi folkloristici e spettacoli musicali. La giornata si conclude con la premiazione del carro vincitore e un brindisi collettivo, spesso seguito da degustazioni di vini locali e piatti tipici nelle taverne allestite.
In conclusione, la Festa dell’Uva di Impruneta è un’occasione imperdibile per immergersi nella cultura toscana, assaporare l’atmosfera vibrante della comunità locale e celebrare una tradizione che da quasi un secolo unisce la passione per l’uva e il vino con l’arte e il divertimento.
La Redazione