La Sagra da Sujaca è un evento immancabile nel cuore vibrante dell’estate calabrese, una manifestazione gastronomica tra le più sentite e cariche di storia, specialmente nella suggestiva zona del Vibonese. Ogni anno, il 6 agosto, la piccola frazione di Carìa, incastonata nel comune di Drapia, si anima per celebrare un legume semplice ma fondamentale: il fagiolo. Con esso, prende vita anche la ricca cultura contadina che da sempre anima queste terre.
La Sujaca non è un fagiolo qualsiasi; è il termine dialettale per i fagioli bianchi che, da secoli, prosperano sull’altopiano del Monte Poro. Grazie alla “Pija”, il fertile terreno di origine vulcanica della zona, questi legumi acquisiscono un sapore e una consistenza inconfondibili. Anticamente, rappresentavano la spina dorsale dell’alimentazione dei contadini calabresi, un pasto nutriente e sostanzioso, carburante essenziale dopo una giornata di duro lavoro nei campi.
La Sagra da Sujaca, la cui prima edizione risale al lontano 1978, è diventata un evento imperdibile. È, infatti, un connubio perfetto tra la ricchezza della gastronomia locale e un effervescente programma di folklore e intrattenimento. Le protagoniste assolute sono le zuppe di sujaca, cucinate con perizia secondo ricette antiche, tramandate di generazione in generazione. Le massaie di Caria preparano quantità ingenti di questi fagioli, spesso cotti lentamente nelle tradizionali pignatte di terracotta, serviti in diverse varianti e accompagnati da una serie di delizie tipiche. Non può mancare il pane casereccio, perfetto per “fare la scarpetta” nel brodo saporito. Così come la salsiccia artigianale, il formaggio pecorino e, naturalmente, il vino locale che accompagna splendidamente ogni portata. Talvolta, si trovano anche la celebre cipolla rossa di Tropea e la piccante ‘nduja di Spilinga, ad arricchire ulteriormente l’esperienza gustativa.
Oltre al cibo, l’atmosfera della sagra è un vero e proprio vertice di emozioni. Vivacizzata da musica dal vivo e spettacoli folkloristici che invitano al ballo e alla convivialità. Non mancano il tradizionale ballo dei “Giganti” (Mata e Grifone), figure imponenti che evocano storia e leggende locali, e il suggestivo spettacolo del “Camejuzzu i Focu”, un’antica danza accompagnata da tamburi e scintille, che rievoca le tradizioni contadine. A completare il quadro, i mercatini artigianali offrono l’opportunità di scoprire prodotti tipici e manufatti locali, testimoni della manualità e della creatività del territorio.
Partecipare alla Sagra da Sujaca significa immergersi completamente nelle radici più profonde di questa terra, assaporando piatti genuini e vivendo un’esperienza di festa autentica e ricca di storia.
La Redazione
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