Agnone, piccolo gioiello dell’Alto Molise, è nota in tutto il mondo per la sua millenaria tradizione campanaria. Ma è nel periodo natalizio che questo borgo si trasforma in un palcoscenico incandescente, grazie alla suggestiva ‘Ndocciata di Agnone.
Questa antica processione, una delle manifestazioni legate al fuoco più imponenti al mondo, è un’esperienza indimenticabile. Una lunga sfilata di uomini, suddivisi in gruppi per contrada, che portano sulle spalle enormi torce di legno infuocate, creando un fiume di fuoco che illumina il cielo notturno.
L’emozione che si prova assistendo alla ‘Ndocciata è indescrivibile. Un’esplosione di luci, suoni e profumi che coinvolge tutti i sensi. Non a caso, anche Papa Giovanni Paolo II, affascinato da questa tradizione, volle farla conoscere al mondo intero, ospitandola a Roma in Piazza San Pietro nel 1996.
Ma cos’è che rende la ‘Ndocciata così speciale? Sicuramente la partecipazione attiva della comunità. Ogni anno, gli uomini di Agnone si sfidano per conquistare il prestigioso trofeo dello ‘Ndocciatore, un riconoscimento che premia non solo la forza fisica, ma anche l’abilità e la maestria nel portare le torce.
Dietro la sfilata dei portatori, si snoda un corteo colorato e vivace, con stendardi che rappresentano le diverse contrade e scene di vita contadina che coinvolgono donne e bambini. È un modo per celebrare le radici e le tradizioni di un popolo che da secoli tramanda di generazione in generazione questo patrimonio inestimabile.
La ‘Ndocciata di Agnone è molto più di una semplice sfilata. È un rito ancestrale, un legame con la natura e con le proprie origini. È un momento di grande condivisione e partecipazione, in cui la comunità si riunisce per celebrare la luce che vince sulle tenebre, proprio come accade nel cuore dell’inverno.
La Redazione
credits foto: www.ndocciataagnone.it e pagina Facebook La ‘Ndocciata – Patrimonio d’Italia per la Tradizione