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Sant’Ambrogio di Torino

Crocevia antico e battaglie di confine

Sant’Ambrogio di Torino è un borgo che ha sempre vissuto in bilico tra storia, conflitti e spiritualità. Le sue origini probabilmente affondano in epoca romana, quando il luogo era chiamato Ocèlum, base strategica sull’antica strada verso la Gallia. Durante il VI secolo divenne l’ultimo baluardo longobardo contro il Regno Franco, ospitando il sistema difensivo delle “Chiuse”, vere barriere naturali e fortificate.

Nel 773 d.C. Sant’Ambrogio divenne teatro della storica Battaglia delle Chiuse, quando Carlo Magno sconfisse il principe longobardo Adelchi, imponendo la supremazia franca. Il borgo continuò a svilupparsi in epoca medievale legato all’abbazia della Sacra di San Michele: attorno al 1000 i suoi territori furono donati all’abbazia, consolidando un legame religioso centrale.

Tra i monumenti più rilevanti vi è il Palazzo del Feudo, del XIII secolo, con la sua torre alta circa 19 metri, simbolo della giurisdizione abbaziale su Sant’Ambrogio. La Torre della Dogana, costruita nei pressi di una porta di accesso al borgo, era luogo di riscossione delle gabelle fin dal XIII secolo. Si conserva inoltre la Torre della cinta muraria (XIV secolo), l’unica rimasta della cerchia originaria di mura che circondava il centro storico.

Tra le architetture religiose spicca la Chiesa di San Rocco, edificata nel XVII secolo dopo una pestilenza, poi restaurata e oggi sede del centro culturale locale. Il Palazzo Comunale, edificato nel 1871 come Villa Neveux e divenuto municipio nel 1957, è testimonianza dell’evoluzione urbana moderna del borgo. Sant’Ambrogio è insomma un luogo dove memoria, fede e strategia storica si combinano in un tessuto urbano ricco di tracce visibili.

credits foto: Comune di Sant’Ambrogio di Torino

Territorio: valle, acqua e vie storiche

Situato all’imbocco della Val di Susa, Sant’Ambrogio si adagia sulla sponda destra della Dora Riparia, ai piedi del Monte Pirchiriano. Il suo territorio include non solo il centro urbano ma frazioni come San Pietro, Bertassi e vari nuclei agricoli, distribuiti tra i versanti collinari e le dorsali.

Il sistema idrico locale è interessante: la Dora Riparia, piccoli corsi d’acqua, e due canali storici, il Canale Cantarana (scavato tra il 1073 e il 1091) e il Canale della Marchesa Adelaide, attraversano il territorio. Questi canali, un tempo fondamentali per l’irrigazione e il collegamento tra borghi, conservano oggi valore paesaggistico e storico.

Il territorio racchiude una fusione tra ambiente naturale e opere antropiche: il versante montano che si innalza verso la Sacra di San Michele, le vie che salgono sul Pirchiriano, il “Cammino di San Michele” inserito tra le tappe del pellegrinaggio europeo. Sant’Ambrogio ha anche la ferrovia storica sulla linea Torino–Modane che collega il borgo con Torino e la Val di Susa.

Grazie a questa collocazione, il borgo vive in relazione tra la dimensione valliva e l’ambiente alpino. Le vie storiche che portano alla Sacra, le mura, le porte medievali, i cortili interni del centro antico e le torri visibili tra i tetti configurano un paesaggio urbano che dialoga con la montagna e l’acqua.

Eventi a Sant’Ambrogio di Torino: rievocazioni, sapori e festa comunitaria

  • Battaglia delle Chiuse – 28/06/2025: rievocazione medievale che trasforma il borgo in un teatro vivente: duelli, cortei, mercati artigiani e scenografie storiche fanno rivivere l’epoca carolingia.
  • Festa Patronale di San Giovanni Vincenzo – 23/11/2025: celebrazione religiosa con eventi civili, messe, processioni e momenti comunitari nel centro cittadino.
  • Meliga Day – 27/09/2025 al 28/09/2025: fiera dedicata alla meliga, dolce tipico locale, con stand gastronomici, intrattenimenti, mercati e festa per le vie del centro.
  • Ambroleo KidsRun – 27/09/2025: corsa podistica per ragazzi nell’ambito del Meliga Day.

Questi eventi riflettono l’identità di Sant’Ambrogio: un borgo che coniuga memoria storica, festa popolare e valorizzazione del patrimonio enogastronomico locale. Parteciparvi significa immergersi nelle sue tradizioni, gustare sapori autentici, camminare tra i suoi vicoli e ritrovare la trama del tempo.

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La Redazione

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