Peperone crusco
Peperoni cruschi: origini, ricette e curiosità sul tesoro croccante della Basilicata
Peperoni cruschi sono uno dei simboli gastronomici più amati della Basilicata. Conosciuti per la loro inconfondibile croccantezza e il colore rosso intenso, questi peperoni dolci essiccati e fritti rappresentano una tradizione antica, profondamente radicata nel territorio lucano. Ma qual è la storia di questo prodotto unico?
Le origini del peperone crusco
Il peperone fu introdotto in Europa dopo la scoperta dell’America, ma in Basilicata trovò il terreno ideale per diventare un alimento identitario. In particolare, il paese di Senise, in provincia di Potenza, è diventato famoso per la produzione di una varietà autoctona a basso contenuto di acqua, perfetta per l’essiccazione. Questo peperone viene coltivato, raccolto a mano e poi legato in “serte” (collane), per essere appeso e lasciato essiccare naturalmente al sole.
La raccolta avviene tra fine luglio e inizio settembre, quando i peperoni raggiungono il giusto grado di maturazione. L’essiccazione naturale si protrae per diverse settimane, durante le quali i frutti, appesi all’aria aperta, perdono gradualmente l’umidità mantenendo intatto il colore vivo e il profumo.
Una volta disidratato, il peperone viene fritto per pochi secondi in olio caldo, diventando croccante e saporito: nasce così il peperone crusco fritto, uno snack naturale e un ingrediente versatile in cucina.
Peperone crusco: come si usa in cucina
Chi si chiede come si usa il peperone crusco, scoprirà che le possibilità sono molteplici. Intero, sbriciolato o in polvere, è perfetto per esaltare primi e secondi piatti.
Tra le ricette con peperone crusco più celebri troviamo:
- Pasta con mollica e peperoni cruschi: piatto tipico lucano, semplice e saporito, preparato con pasta lunga, pane raffermo tostato e peperoni fritti al momento.
- Baccalà con peperoni cruschi: un classico delle festività natalizie, che abbina il gusto deciso del baccalà alla dolcezza croccante dei peperoni.
- Uova al tegamino con peperoni cruschi: un piatto povero ma gustoso, perfetto per una cena veloce e ricca di sapore.
- Un altro uso interessante è sotto forma di polvere di peperone crusco, ottenuta macinando i peperoni secchi. Questa polvere dal profumo intenso è perfetta per aromatizzare zuppe, risotti, carne alla griglia e verdure, ma anche per colorare l’impasto di pane, focacce o pasta fresca fatta in casa.


Curiosità sul peperone crusco
- Il peperone di Senise ha ottenuto il riconoscimento IGP (Indicazione Geografica Protetta), a tutela della sua qualità e origine.
- È soprannominato anche “oro rosso lucano”, proprio per il suo valore culturale e gastronomico.
- Nonostante venga fritto, è un alimento leggero e digeribile grazie alla sua bassa umidità e al breve tempo di cottura.
- La polvere di peperone crusco è una valida alternativa alla paprika: è più dolce e profumata, senza essere piccante.
In conclusione, i Peperorni cruschi sono molto più che un semplice ingrediente: rappresentano un ponte tra passato e presente, tra tradizione e creatività in cucina. Che sia in versione fritta, in polvere o come protagonista di ricette tradizionali, il peperone crusco conquista chiunque ami la cucina autentica e i sapori genuini del Sud Italia.
Di seguito una selezione di eventi presenti su Sagritaly dedicati proprio ai Peperorni cruschi e specialità lucane: