Nel Monferrato le bellezze di questo luogo arroccato sulla collina, a nord di Asti, si abbinano a panorami mozzafiato del territorio ed un clima particolarmente mite che gli valgono il soprannome di “Riviera del Monferrato”.
L’origine antica del borgo si lega in modo indissolubile a quella dei suoi Conti, la casata dei Radicati, che furono capaci di renderlo uno stato autonomo per 400 anni. D’interesse artistico sono la Chiesa della S.S. Trinità, che ospita una tela del Moncalvo, la Chiesa di Santa Caterina, con la facciata barocco – piemontese, il Palazzo Comunale con facciata in cotto del XV secolo e porticato trecentesco ed il Palazzo Martelletti (1200-1400) residenza di nobili dell’epoca, infine la torre medievale del Castello, costruito alla sommità della collina agli inizi del X secolo e parzialmente distrutto nel XIV e XV secolo, a seguito delle lotte tra Guelfi e Ghibellini. Venne ricostruito alla fine del XV secolo, ma nel 1556 il maniero, disputato tra tedeschi e francesi, venne da questi ultimi definitivamente distrutto con le mine e vi rimase solo la torre merlata.
Tra i Borghi più belli d’Italia a partire dal 2019, grazie alla qualità architettonica e le iniziative di valorizzazione e promozione, Cocconato ha ottenuto anche la Bandiera Arancione per gli stessi motivi aggiungendo un ricco calendario di manifestazioni legate alle tradizioni e alle numerose tipicità enogastronomiche. Una di queste manifestazioni si tiene a settembre con il nome di “Cocco Wine” e trasforma il centro storico in un grande banco d’assaggio di vini e prodotti gastronomici locali tra cui spicca la Robiola, formaggio grasso a pasta cruda e molle.
Altro evento che si tiene la quarta domenica di settembre è il Palio, una rievocazione storica che si basa solo ed esclusivamente su fatti e personaggi che avvennero e vissero in Cocconato intorno agli anni dal 1200 al 1400. Il borgo torna al medioevo e tra banchetti, fiera e giochi si svolge il tradizionale Palio degli asini.
La Redazione