Situato all’imbocco della Val di Susa, lungo il corso della Dora Riparia, Sant’Ambrogio di Torino si può considerare l’anticamera del comprensorio montano, circondato da imponenti rilievi che ne definiscono una cornice pittorica ma pur sempre comodi alla vicina Torino. Simbolo del suo territorio, ma altrettanto della Regione Piemonte, è la Sacra di San Michele, millenaria abbazia posta sulla cima del monte Pirchiriano dal fascino architettonico intramontabile e polo museale visitato da migliaia di turisti ogni anno. Raggiungibile imboccando una lunga mulattiera che parte dall’abitato di Sant’Ambrogio, costellata da quindici stazioni della Via Crucis, si presta per le escursioni degli amanti del trekking e della bike; gli alpinisti preferiscono la via ferrata poco distante. Tornando al borgo, le caratteristiche medievali ed il loro sviluppo nei secoli vede arrivare ai giorni nostri alcune strutture architettoniche di pregio come il Palazzo Abbaziale, la cinta muraria ed il Palazzo del Feudo. Notevoli e meritevoli di una visita anche le diverse torri cittadine, da quella del Palazzo del Feudo a quella Campanaria dell’XI secolo, da quella posta sulla cinta muraria a quella della Dogana. Sant’Ambrogio è anche un paese attivo in cucina, dove dimostra tutta la sua caparbietà attraverso finissime ricette dal sapore antico. Ad esempio si preparano ancora le Siule piene e rave fricasà (cipolle ripiene e rape fritte), oppure la Pulmenta, una zuppa povera offerta ai pellegrini della via Francigena. Ma il posto d’onore lo ottengono le Paste ‘d Melia ‘d Sant’Ambreus, ovvero le paste di meliga che sono protagoniste di una famosa festa, il “Meliga Day”, che si terrà il 28 e 29 settembre. Questa importantissima manifestazione, che ha raggiunto le 45mila presenze e ottenuto la qualifica di evento regionale, non solo ha una grande rilevanza pubblica e finalità di promozione sociale e turistica, ma valorizza le potenzialità naturalistiche, culturali, artistiche, storiche ed enogastronomiche del territorio. Ottime gustate con lo zabaione, ma altrettanto antico è l’uso di mangiarle con davanti un bicchiere di vino passito, di moscato o di dolcetto.
Altri eventi di rilievo sono la rievocazione storica della “Battaglia delle Chiuse” che quest’anno si svolgerà sabato 29 giugno, mentre la Festa Patronale domenica 24 novembre.
La Redazione