Da secoli conosciuta come la “Porta della Langa” (Pòrta dla Langa), Carrù è un’importante cittadina ricca di fiorenti risorse nella provincia di Cuneo. Nessun particolare scossone storico pare si sia verificato tra la sua fondazione e l’800, vedendo alternarsi al potere le più famose casate della storia piemontese.
Punto di riferimento dell’architettura locale è il Castello, costruito intorno all’anno Mille e occupato nel 1796 da Napoleone. Oggi, nonostante i numerosi interventi operati nei secoli, si presenta come un perfetto castrum con merlature, aperture gotiche e feritoie, ma soprattutto con un delizioso giardino esterno molto curato. Le sue sale, arricchite da motivi floreali e barocchi, sono spesso state utilizzate come location per tante manifestazioni come “Piacere… Carrù” e la “Sagra dell’Uva”.
Anche nel centro storico si ritrovano eleganti palazzi simbolo della storia locale, come ad esempio il Palazzo Comunale, costruito nel Settecento e con un bellissimo salone della giunta affrescato, il Palazzo degli Alessi di Canosio ed il Palazzo Boschetti Avagnina, oppure il Palazzo Reyneri che si fregia di un affresco sulla facciata raffigurante la Vergine con il Bambino in trono realizzato nel Quattrocento.
Tra i tanti itinerari, monumenti ed edifici storici che meritano una visita (potete trovare maggiori info su www.turismoincarru.it), vogliamo ricordare la casa nativa di Luigi Einaudi, economista, intellettuale e giornalista nato a Carrù, secondo Presidente della Repubblica Italiana.
La città, che con i suoi prodotti e la sua cucina ha da sempre conquistato l’anima dei viaggiatori, è conosciuta per una Fiera dalle origini antiche, poiché fin dal 1473 qui si tenevano dei mercati di bestiame. La prima Fiera del Bue Grasso (114° edizione, il 12 dicembre 2024) si svolse il 15 dicembre 1910 e fu istituita, per volontà dell’Amministrazione Comunale e del Comizio Agrario di Mondovì, al fine di porre rimedio alla grave carenza di animali da macello ed al conseguente aumento dei prezzi della carne. Dal 2021 si fregia della qualifica di “internazionale” ma continuerà a mantenere il fascino di un evento unico, dedicato al simbolo di una terra ricca di storia, di suggestione, di memorie e di lavoro.
La Redazione