Circondata dal mare e dall’omonima laguna, Orbetello è una delle principali cittadine dell’Argentario e tra le località turistiche più conosciute. Infatti è protagonista per quanto riguarda acque e spiagge, tra le più belle regione, e altrettanto apprezzata come meta culturale. La sua storia, dagli etruschi ai romani, la posiziona come centro di rilevanza commerciale e scalo marittimo. Nel medioevo fece parte dei possedimenti dell’Abbazia delle Tre Fontane, poi fu uno dei più vivaci e popolosi possedimenti degli Aldobrandeschi, degli Orsini ed infine dei senesi. Dal 1557 fu anche sede dello Stato dei Presidi di Spagna. Venne rilanciata a livello nazionale quando dalla sua laguna, tra il 1927 e il 1933, Italo Balbo partì per le sue quattro crociere aeree con uno squadrone di idrovolanti. Partendo proprio dall’acqua per una visita, come non citare quello che probabilmente è il monumento più conosciuto, il Mulino spagnolo, unico rimasto dei 9 mulini costruiti dai senesi nella laguna e restaurati dagli spagnoli. Le spiagge sono due e corrono lungo le estremità della laguna: a sud la spiaggia della Feniglia, a nord la spiaggia della Giannella, ma entrambe due strisce di sabbia con fondali bassi ed alternate da spiagge libere e stabilimenti. Per quanto riguarda il centro abitato invece partiamo dal Duomo (Concattedrale di Santa Maria Assunta), costruito a partire dal XIII secolo con un notevole portale tardo gotico ed un busto di Gesù benedicente posizionato al di sopra del rosone. All’interno della Polveriera Guzman trova spazio il Museo Archeologico di Orbetello, che espone una grande collezione di reperti raccolti sul territorio ed appartenti all’arco temporale tra il neolitico e l’età romana. Nella struttura anche la Mostra Permanente del Frontone di Talamone, dedicata al prestigioso reperto del tempio etrusco di Talamonaccio. Tra le tante strutture militari è interessante la caccia alle Mura che dagli etruschi, agli Aldobrandeschi e fino agli spagnoli si possono trovare nella cittadina (da vedere anche la Fortezza e Porta Medina Coeli) e nei dintorni le tante fortezze tra cui la Rocca aldobrandesca di Talamone, il Forte delle Saline e le varie Torri nelle frazioni di Ansedonia e Talamone; in una di queste, Torre della Tagliata, soggiornò Giacomo Puccini e vi scrisse la Turandot. Negli ultimi anni una manifestazione locale ha avuto il merito di raccontare la storia e la cultura enogastronomica di un territorio ricco di genuine tradizioni della tavola, Gustatus. Cibo sano e vino si incontrano a novembre, dove il “km zero” non è l’eccezione ma la regola di un “way of life” non solo toscano, ma orgogliosamente maremmano.
La Redazione