Il Cicciolo d’Oro di Campagnola Emilia, in provincia di Reggio Emilia, si prepara per la sua 26° edizione il 7 dicembre 2025, una data che segna il culmine di una tradizione norcina profondamente radicata. Non si tratta di una semplice sagra, ma di una celebrazione vivace e sentita. Questa, infatti, riporta in vita l’antico rituale contadino della lavorazione del maiale, un tempo momento di festa e abbondanza.
L’aria di Campagnola si riempie fin dal mattino del profumo intenso e inebriante del grasso fuso e delle spezie: è la gara vera e propria. Oltre cento esperti norcini si radunano in paese, riempiendo le vie con i loro paioli di rame, accesi rigorosamente a legna, come vuole la consuetudine tramandata oralmente di generazione in generazione. Lavorano con sapienza e passione, trasformando il grasso suino in prelibatezze croccanti e saporite. L’atmosfera è animata dall’inno al cicciolo suonato dalla banda e dal vociare allegro della folla che si aggira tra gli stand.
Il momento clou della giornata è l’attesa del giudizio. Una giuria composta da esperti, l‘ACADEMIA IUDICES SALATII, si riunisce per valutare i ciccioli in gara, decretando il Miglior Norcino dell’anno e assegnando premi per il Paiolo più bello e per i giovani under 30.
Ma la vera star dell’evento è il leggendario Supercicciolo da Guinness, una forma colossale che arriva a pesare centinaia di chilogrammi (fino a 180 kg per forma nelle scorse edizioni) e cotta a legna. Successivamente, questa prelibatezza è generosamente offerta a tutti i presenti. Intorno a questa maestosa preparazione, la festa esplode in un trionfo di sapori emiliani. In particolare si possono gustare salsicce, profumata coppa di testa, guanciale accompagnato da polenta calda, gnocco fritto e l’immancabile vin brulè. Infine, la manifestazione è arricchita da concorsi letterari e artistici sulla Bassa Padana, unendo così gusto, identità territoriale e uno spirito comunitario unico.
La Redazione
Credits foto: www.ilcicciolodoro.com










