Campagnola Emilia è situata nel territorio appartenente ai Canossa (secolo IX), al monastero di Frassinoro e ai Da Correggio (secoli XIV-XVII). La costruzione del Borgo iniziata nel 1621 da Siro d’Austria ne aumentò l’importanza. Il cuore del paese sono Piazza Roma, che mantiene l’impostazione del piano regolatore seicentesco, con la chiesa parrocchiale dedicata ai SS. Protasio e Gervasio a nord, le due ali di case e portici uguali, lo spazio a ponente per la Villa Schiattarini poi Conti-Cottafavi, e il Municipio, costruzione settecentesca più volte modificata, posto all’estremità opposta della chiesa. A circa 1,5 chilometri dal centro del paese si trova la Chiesa di S. Andrea, di stile romanico, con affreschi del XV secolo. Nella parte nord est dell’abitato si trova l’Abbazia di Campagnola dedicata alla SS. Trinità; fondata nel XII secolo, è tra le più importanti del territorio reggiano di quel periodo. Oggi, dell’intera costruzione, rimane solo un modesto chiesolino, ricavato dalla navata destra della chiesa e posto all’interno di una Corte Rurale.
Il borgo agricolo è molto conosciuto per i prelibati ciccioli che vi si producono e, proprio per celebrare questo prodotto tipico, la seconda domenica di dicembre si tiene “Il Cicciolo d’Oro” ovvero la sfida tra norcini nella produzione dei ciccioli migliori e del supercicciolo da Guinness, con a fine giornata premiazione del norcino migliore. Presenti inoltre stand gastronomici e bancarelle con prodotti alimentari tipici e tradizionali.
Campagnola Emilia è inoltre famosa per le acetaie, per le cantine di Lambrusco Reggiano e i caseifici che producono Parmigiano-Reggiano. Altro appuntamento di rilievo sono “Le Notti del Salame” che si tengono nel terzo fine settimana di maggio con degustazioni di salame e prodotti gastronomici derivati dal maiale e, ancora, una gara tra norcini per il titolo di “salame dell’anno”.
Il bel Parco di Villa Conti Cottafavi, annesso alla villa omonima; una passeggiata fino alla pluricentenaria Olma, un’imponente esemplare di Ulmus carpinifolia di oltre quattrocento anni, e una passeggiata al Cavone, un’ex cava di argilla, all’interno della quale si è formato un ecosistema spontaneo caratterizzato da vegetazione palustre e dalla presenza di numerose specie animali. In località San Bernardino si trova la Corte di San Bernardino (conosciuta anche come Casa Folloni dal nome dell’attuale proprietario), attestata già nel XII secolo con il nome di Villa dei Reatini. Nella villa fu ospitato nel 1423 il celebre predicatore francescano San Bernardino da Siena, oratore straordinario e propagandista del nome e del monogramma di Gesù.