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Saluggia

Radici antiche e frammenti di storia locale

Il comune di Saluggia si trova tra le risaie e le acque della pianura vercellese, e la sua storia affonda nell’epoca romana: l’area fu occupata dai Romani fino al IV secolo, quando iniziarono le invasioni barbariche guidate dai Visigoti di Alarico. Il nome stesso del borgo è oggetto di dibattito fra gli storici: alcuni lo collegano ai Salluvii, un popolo celtico‑ligure, altri fanno riferimento al termine “salici” che crescevano sulle rive della Dora Baltea, altri ancora suggeriscono un riferimento al solco scavato dall’acqua nel terreno.

La prima attestazione documentale certa risale all’anno 999 d.C., quando un documento imperiale menzionava la “corte di Saluggia”. Nel tardo Medioevo il feudo di Saluggia venne assegnato, nel 1440, dal marchese di Monferrato alla nobile famiglia dei Mazzetti, che lo mantenne fino all’estinzione del casato nel 1841. All’epoca la località era circondata da mura e sei torri, alcune delle quali sono ancora visibili nelle mappe d’archivio.

Durante l’età moderna la proprietà passò sotto il dominio dei Savoia, e le antiche fortificazioni persero funzione strategica. L’economia del borgo si orientò progressivamente verso l’agricoltura irrigua, grazie al sistema dei canali e alla vicinanza della Dora Baltea. Saluggia conserva ancora oggi tracce della sua storia rurale e militare: il palazzo dei conti Mazzetti‑Pastoris del Seicento, ora sede municipale, è solo una delle testimonianze.

In questa storia di passaggio tra epoche, Saluggia ha saputo mantenere un’identità agricola forte e una comunità che intreccia campo, acqua e tradizione. Ogni angolo del borgo racconta quella fatica contadina che generazioni di saluggesi hanno vissuto, tra irrigazione, risaie, fagioli e tempi antichi.

credits foto: Comune di Saluggia e pagina Facebook del Comune di Saluggia

Paesaggio, agricoltura e valorizzazione del territorio

Il territorio di Saluggia si estende nella pianura vercellese, in una zona fortemente vocata all’agricoltura risicola ma anche alla produzione del celebre fagiolo di Saluggia, legume simbolo del comune. Un elemento chiave della geografia locale è il Canale Farini, costruito a partire dal 1868 per sfruttare l’acqua della Dora Baltea e irrigare decine di migliaia di ettari di risaie circostanti.

Il comune si trova anche all’interno della “Riserva Naturale Speciale dell’Isolotto del Ritano”, che rappresenta un sistema ambientale interessante, con sbarramenti, bacini e canali d’irrigazione storici. L’agricoltura, quindi, non è solo produttiva, ma è parte integrante del paesaggio e dell’identità del borgo.

Tra risaie che riflettono il cielo all’alba e campi di fagioli che richiedono cura manuale – dato che la meccanizzazione risulta difficile –, Saluggia si presenta come testimonianza di un’agricoltura artigianale e affaticata, tuttavia di qualità e riconosciuta a livello nazionale.

Il centro abitato è ordinato, con edifici che riflettono l’evoluzione dal borgo rurale alla cittadina moderna, ma ancora inserito in un contesto fortemente naturale: campi, canali, vie alberate e zone verdi che circondano l’abitato rendono percepibile la connessione tra uomo e natura.

In definitiva, Saluggia è un perfetto esempio di borgo agricolo‑pianeggiante che ha mantenuto la sua anima, valorizzando agricoltura, acqua, tradizione e paesaggio come fattori di sviluppo e identità.

Eventi a Saluggia: sagre, legumi e comunità in festa

La vita di Saluggia si anima attraverso eventi che uniscono gastronomia, tradizione e aggregazione. Ecco alcuni appuntamenti da non perdere:

  • Sagra del Fagiolo di Saluggia 17/10/2025 → 19/10/2025: manifestazione dedicata al fagiolo nano IGP di Saluggia, con stand gastronomici, degustazioni, mercatini e approfondimenti sulla coltivazione del legume simbolo del borgo.
  • Sagra di Sant’Antonino21/08/2025 → 26/08/2025: festa patronale venerata nella frazione Sant’Antonino, tra processioni, stand gastronomici (panissa con fagioli di Saluggia, porchetta) e intrattenimenti serali.

Oltre a queste, Saluggia propone mercatini e fiere legate al mondo rurale e all’artigianato, ma è la Sagra del Fagiolo che rappresenta al meglio l’anima agro‑alimentare del comune: un borgo che festeggia un piccolo legume ma racconta una grande storia agricola. Partecipare significa gustare un piatto di panissa o una zuppa preparata con cura, ma anche conoscere la comunità che ha fatto del fagiolo un marchio identitario.

Saluggia dimostra che un piccolo comune può esprimere valori universali: radici, lavoro, condivisione e genuinità.

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La Redazione

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