Mortara è una delle tappe obbligate della via Francigena, nonché cittadina tra le più ricche e popolose della Lomellina. Piccolo centro in provincia di Pavia è noto per il mercato del riso e le sue risaie, ma anche per il suo salame d’oca e per il celebre Palio. L’origine del suo nome ha radici profonde: dopo la caduta dell’Impero Romano i longobardi fondarono una residenza di caccia nota come Pulchra Silva, situata nei dintorni dell’attuale Abbazia di Sant’Albino, dove il 12 ottobre 773 Carlo Magno, re dei Franchi, sconfisse Desiderio, ultimo sovrano longobardo, in una sanguinosissima battaglia costata la vita a ben 70.000 uomini. Questo luogo prese il nome di Mortis Ara (altare della morte).
A questo avvenimento si riferisce anche la vicenda di Amico e Amelio, due cavalieri franchi periti nella battaglia e seppelliti in due chiese diverse, ma ritrovati il giorno successivo nello stesso sepolcro, l’Abbazia di Sant’Albino. Oggi Mortara è invece una cittadina vivace, ricca di attività agricole, industriali e commerciali, nonché un importante nodo stradale e ferroviario. Non vi sono castelli a Mortara ma in compenso è una città ricca di chiese e basiliche.
Senza dubbio la più importante è la Basilica di San Lorenzo, costruzione gotica eretta tra il 1375 ed il 1380, ricca di importanti opere d’arte. Da segnalare al suo interno un presepe in legno, popolato da 80 personaggi in bassorilievo, risalente all’inizio del XV secolo. Degna di nota anche la Chiesa di Santa Croce, costruita una prima volta nel 1080 fuori dalle mura e poi riedificata interamente nel 1596. Con le sole offerte del popolo venne invece eretta la Chiesa di San Carlo e Santa Veneranda, innalzata per voto fatto a San Carlo durante la terribile pestilenza del 1630. A metà dell’ottocento Mortara si arricchisce anche di pregevoli edifici urbani, fra i quali il Teatro (1846) ed il Palazzo Municipale (1857), senza dimenticare la Borsa Contrattazione Merci (ex macello), importante esempio di archeologia industriale, ed il Museo Civico.
In tema gastronomico come non parlare della Sagra del Salame d’Oca, che si svolgerà domenica 29 settembre, una delle più amate feste folcloristiche del territorio che combina la promozione del salume ed i suoi derivati con il “Palio dell’Oca” e diversi approfondimenti sui palmipedi ed eventi. con il patrocinio della Città di Mortara.